Il 10 giugno è stato esposto al Metropolitan Museum di New York il più antico violoncello al mondo.
Realizzato da un liutaio italiano Andrea Amati (1570), della scuola cremonese, e conservato nella Cappella Reale di Versailles da Luigi XVI fino alla sua morte durante l’invasione degli insorti a Versailles nel 1789.
Il violoncello soprannominato “King”, fu costruito per essere utilizzato alla corte di Carlo IX di Francia (1560-1574), figlio di Caterina dei Medici. Carlo amava la caccia sopra ogni altra disciplina, dedicando all’argomento anche un libro (La Chasse Royale – pubblicato dopo la sua morte nel 1625), ciononostante l’ordine del violoncello arrecava la firma regale. Furono ordinati 38 strumenti ad arco compresi 8 violoncelli.
L’emblema di Karol, indicata con la lettera dorata K , è dipinta sullo strumento insieme alle parole del motto PIETATE e IVSTICIA che invece sono sul lato della cassa .
La Commissione preposta a redigere il verbale peritale, nel maggio del 1966 riconobbe il grande valore artistico e storico dello strumento e concluse che esso era idoneo sotto tutti gli aspetti”.
Proveniente dalla famosa collezione Henry Hottinger, passato in seguito alla Casa Wurlitzer di New York, fu acquistato presso quest’ultima dall’Ente Provinciale per il Turismo di Cremona, e donato poi alla città il 25 febbraio 1966.
La misura originale del violoncello era leggermente più grande. Fu ridotta nel 1801 dal liutaio Sebastian Renault eliminando alcuni pezzi di legno. Questa è la ricostruzione degli interventi.
Il disegno originale, da una ricostruzione, era questo rappresentato (Giustizia e Pietà e lo stemma con i gigli dei Medici)
Andrea Amati fu bisnonno di Nicolò Amati – che vanta oggi violini stimati anche 600.000 dollari – che fu maestro di bottega di Antonio Stradivari e Andrea Guarnieri.
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