I risultati di una ricerca condotta nell’università del Texas ha dimostrato che i chirurghi che operano ascoltando la propria canzone preferita migliorerebbe le loro prestazioni in sala operatoria.
Viene sottolineato che la cosa importante è che siano i medici ad operare a scegliere singolarmente la canzone da ascoltare. Tutto questo frutterebbe il loro lavoro: qualità delle sature migliore e quantità del tempo impiegato nell’operazione minore.
Per la ricerca gli studiosi dell’Università hanno esaminato le prestazioni di 15 chirurgi plastici a cui è stato chiesto di dimostrare quanto fossero bravi con i punti di sutura su una zampa di maiale, la quale ha una pelle molto simile a quella dell’uomo.
Gli esiti concludono che: chi durante l’operazione ha ascoltato la sua musica preferita è stato più veloce del 7% rispetto a chi lavora immerso nel silenzio. Una scoperta eclatante poiché impiegare meno tempo in sala operatoria equivale a una riduzione dei costi; ad esempio in operazioni come l’addominoplastica in cui la sutura richiede una parte molto lunga e importante dell’intervento. Inoltre è emerso, dal giudizio dei colleghi dei medici posti all’esame, che si nota un miglioramento complessivo della qualità dei punti.
Che sia una canzone classica o pop non ha rilevanza, la cosa importante è che sia il medico a scegliere la canzone con cui lavorare.
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